giovedì 5 gennaio 2012

Herman van Rompuy: un pupazzo educato dai Gesuiti


Molti ormai sanno che il Presidente del Consiglio Europeo, il Bilderberg Herman Van Rompuy, è colui che dichiarò apertamente che gli stati nazionali sono morti e che nel 2009 disse:
"Il 2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del nostro pianeta".
La cosa che la maggior parte di voi però non sa è che anche costui è stato allevato dai Gesuiti ed è un devoto cattolico romano, alla faccia dei "complottisti" che pensano ancora che l'Unione Europea sia un costrutto giudaico-massonico. Ho già analizzato le origini dell'Ue in questo post dal titolo "L'Unione Europea: La Nuova Torre di Babele Vaticana". Ho già parlato del neo Presidente della BCE Mario Draghi istruito dai Gesuiti; adesso è la volta del Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy, spuntato letteralmente dal nulla, mentre tutti si chiedevano da dove fosse saltato fuori. In questo articolo avete la risposta. E la potete leggere dalle stesse pubblicazioni cattolico/gesuite. Iniziamo con il settimanale Cattolico America:

Incontro con il nuovo presidente Europeo

America

sabato 21 novembre 2009
autore: Austen Ivereigh
traduzione
: http://nwo-truthresearch.blogspot.com

Oltre alla sua passione per l'haiku, e il nome che induce alla risatina, è difficile pensare a qualcosa di interessante da dire su Herman Van Rompuy, il primo Presidente del Consiglio Europeo. In realtà, l'intera questione dell'elezione del belga fu di evitare il colore e l'interesse: si era alla ricerca di un eurocrate di basso profilo con un record di paziente costruzione di relazioni, uno la cui attenzione fosse interna piuttosto che esterna. Come sottolinea l'Economist:"Con tutti i suoi meriti, l'esperienza principale di una controversia internazionale di Van Rompuy come primo ministro è la bagarre  belga-olandese sopra in dragaggio del fiume Schelda".
Ma una cosa interessante di Van Rompuy è il suo cattolicesimo, di cui egli non fa mistero. Ha studiato (rullo di tamburi, s'il vous plaît) dai Gesuiti a Bruxelles, andò coscientemente all'Università Cattolica di Loviano e negli anni '80 scrisse un libro sulla cristianità come idea moderna. Egli è, in breve, un portatore della torcia per prima accesa dagli architetti cattolici dell'unità europea - De Gasperi, Schuman, Adenauer
[nota di nwo-truthresearch: si veda a proposito il mio post sopra citato "L'Unione Europea: La Nuova Torre di Babele Vaticana"] - che, come Van Rompuy, erano tutti democristiani, per i quali la fede e l'Europa andarono di pari passo.
Nel 2004, quando era un deputato dell'Opposizione, Van Rompuy contestò l'ingresso della Turchia nell'UE in termini molto simili a quelli usati dall'allora Cardinale Ratzinger (tanto di cappello a Tom Heneghandi di Reuters che mette le citazioni dei due fianco a fianco): vale a dire che il carattere islamico della Turchia diluirebbe il carattere cristiano dell'UE.
[nota nwo-tr: il grassetto è il nostro]
Questo tipo di discorso mi nauseò. Ma io sono rimasto impressionato da un discorso (in francese) che Van Rompuy diede sulla Caritas in Veritate che egli riporta sul suo sito web. Esso mostra una comprensione sofisticata della dottrina sociale cattolica.
Per quanto noioso possa essere, io sono però lieto che nel cuore dell'Unione Europea c'è un politico che sa scrivere (mia traduzione):

"Secondo la dottrina sociale [Cattolica] la comunità politica è al servizio della società civile da cui è nata. La società civile rappresenta la somma totale dei beni, culturali o relazionali, che sono relativamente indipendenti dalla politica o dall'economia. Lo Stato dovrebbe fare in modo che il quadro giuridico permetta agli attori sociali (società, associazioni, organizzazioni, e così via) di svolgere le loro attività in totale libertà, e dovrebbe intervenire solo se necessario e in conformità con un principio di sussidiarietà, in modo che l'interazione fra libertà di associazione e la via democratica conduca nella direzione del bene comune"
Herman Van Rompuy, vi salutiamo.
fonte

Van Rompuy, come tutti i Cattolici di razza istruiti dai Gesuiti, è un maestro del predicare bene e del razzolare male. La sua UE è infatti un'associazione a delinquere controllata dal Vaticano e dai Gesuiti e dalle loro banche con l'attiva collaborazione dei sionisti di corte, in primis Goldman Sachs. Della democrazia e del bene comune a costoro non importa un fico secco, così come non gli importa un fico secco di creare benessere, lavoro e reale democrazia. A loro importa solo costruire un Impero a beneficio di un élite e con a capo il Papa di Roma.
Dal sito dei Gesuiti The Jesuit Curia in Rome leggiamo:

"Troika Gesuita? I lettori avranno notato un segno di speranza sulla scena europea, un'unità di intenti tra i leader europei: Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, Mario Draghi, Presidente della Banca Centrale Europea, e Mario Monti, il nuovo Primo Ministro Italiano. In un recente discorso Van Rompuy ha ricordato agli ascoltatori che tutti e tre sono stati educati dai Gesuiti:"I miei due colleghi tecnocrati condividono con me l'idea di un'economia di mercato umana, un area in cui ho sempre indugiato." Essi condividono la visione economica globale dell'enciclica del Papa Benedetto XVI: Caritas in veritate. Il fatto che gli spagnoli hanno appena eletto un altro allievo dei gesuiti, Mariano Rajoy, come loro leader, muove una frangia folle nel parlare di una acquisizione gesuitica dell'Europa - qualunque cosa ciò significhi. (AMDG Express)
Praticamente di fronte alla constatazione della realtà dei fatti, cioè alla constatazione del fatto stesso che gli allievi dei Gesuiti a capo dell'Europa vogliono arrivare ad un'Europa Cattolica sotto il volere e il controllo del Papa di Roma, ispirandosi per loro stessa ammissione anche alla sua enciclica globalista Caritas in veritate, se questa verità viene da noi denunciata come tirannia allora diventiamo per ciò stesso dei folli "complottisti"; mentre se la esprimono loro, agghindandola di lodi sperticate al Papa che sarebbe ispirato da valori umani, allora ciò è una cosa buona e giusta! Questi sono i soliti giri di parole gesuitici, per i quali questa gente è famosa.
Sull'enciclica Caritas in Veritate si legga il post "Il Papa chiede una 'autorità politica mondiale': un 'Nuovo Ordine Mondiale'" .

Approfondimenti:
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