mercoledì 27 giugno 2012

Il Vero Potere: ancora prove della matrice cattolica dell'Unione Europea


A dispetto della maggior parte dei blog e dei siti "complottisti" italiani che vi parlano della matrice massonico-sionista dell'Unione Europea, noi continuiamo instancabili a fornirvi prove della vera matrice Cattolica di questa Unione, della quale sia la massoneria che il sionismo risultano essere dei subordinati esecutori di ordini.
"Il Vaticano fu l'istituzione più potente d'Europa e, sebbene la sua influenza sia declinata al tempo della Riforma, esso ha fatto un significativo recupero negli ultimi due secoli. Le nazioni Protestanti d'Europa, che furono liberate religiosamente, politicamente ed economicamente da una totalitaria Chiesa Romana, sembrano adesso ritornare ciecamente sotto il suo giogo.
Lo Stato di esenzione fiscale della Banca Vaticana in Italia ha reso possibile a questa la manipolazione di molte delle più grandi multinazionali. Questa influenza è tuttavia di poco conto se confrontata con il suo potere in Europa e nel mondo della politica e della religione. Un sacerdote Gesuita, nel suo scritto 'Inside the Vatican', afferma:"Nonostante l'importanza del papato per la Chiesa Cattolica e il suo ruolo di primo piano negli affari internazionali, i suoi meccanismi interni sono poco noti ai cattolici, ai leader mondiali e al mondo in generale"*. Questa mancanza di conoscenza è particolarmente evidente quando si tratta del ruolo che il Vaticano sta giocando nella realizzazione dell'Unione Europea.
*Inside the Vatican: The Politics and Organization of the Catholic Church, di Thomas J. Reese, Harvard University Press, 1996, 4".
Richard Bennett and Michael de Semlyen, Papal Rome and the European Union.

Il Ruolo del Vaticano e dei Gesuiti nell'edificazione dell'Unione Europea è ben nascosto alla luce del sole, e, mentre assistiamo alla riedificazione del Sacro Romano Impero, le persone vengono distratte attraverso l'infoaiment e i siti complottisti che parlano di rettiliani, neoliberismo, massoni ed ebrei.
Barry Camish, in un suo articolo, recensisce il libro di Michael de Semlyen dal titolo "All Roads Lead To Rome?" or "The Ecumenical Movement", libro di cui riporta degli estratti, eccone alcuni:

"pag. 85. Molti credono, e non solo i cristiani, che l'Europa sia destinata ad essere il centro di un Impero mondiale finale, come un Sacro Romano Impero restaurato. Il giornale The European ha riferito che 'i leader cristiano democratici provenienti da Belgio, Germania, Grecia, Italia e Paesi Bassi sostengono progetti di vasta portata per il trasferimento della sovranità nazionale e l'istituzione di un governo federale, con il controllo esclusivo del sistema monetario e della politica estera e di difesa.'
Ruud Lubbers
pag 87. Il Primo Ministro olandese Ruud Lubbers, un devoto cattolico che frequentò un collegio dei Gesuiti, fu l'architetto del Trattato di Maastricht sull'Unione Politica. Lubbers lavorò a stretto contatto con Jaques Delors, anch'egli educato dai Gesuiti, nel promuovere l'agenda di Maastricht, impavido di fronte alla montante diffidenza sul Trattato da parte dei cittadini europei.
pag 128. L'Ordine dei Gesuiti è stato fondato da Ignazio di Loyola al fine di raggiungere di nascosto due principali obiettivi per conto dell'istituzione Cattolica Romana; il primo era quello di ottenere il potere politico universale; il secondo era quello di stabilire la Chiesa Universale"
Ed ora vi riportiamo un recente articolo estratto dal sito ufficiale del Gonzaga College dei Gesuiti, dal titolo 'Jesuit alumni having a good effect on European Union' (Ex alunni Gesuiti che hanno un buon effetto sull'Unione Europea), un titolo davvero ironico visto la grave crisi, i suicidi e l'aumento della povertà che stanno falcidiando il Continente Europeo sotto il loro giogo; ma conoscendo la loro ironia non dovremmo faticare a capire che il buon effetto a cui si riferiscono è quello Ad maiorem Dei gloriam. Ecco quanto afferma l'articolo:

"Quattro ex alunni dei Gesuiti stanno avendo un effetto sorprendentemente buono sull'Unione Europea. Mario Monti ha avuto un tale impatto come Primo Ministro Italiano che egli è stato paragonato a Cincinnato, il salvatore della Roma antica. Ciò è dovuto in parte al supporto proveniente da Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, e da Herman van Rompuy, presidente del Consiglio Europeo. Nel frattempo Mariano Rajos si sente abbastanza forte come Primo Ministro spagnolo da sfidare gli gnomi di Bruxelles sul tema del disavanzo di bilancio. 
Potremmo difficilmente immaginare un sostegno più forte all'educazione dei Gesuiti di quello a cui stiamo assistendo
. Malgrado tutte le loro differenze regionali, le scuole dei Gesuiti possono ancora produrre quello che Quintiliano, la loro fonte d'ispirazione, definiva come Vir bonus dicendi peritus: persone buone che possono comunicare bene. Tutto cominciò con una decisione pragmatica: nel 1548 i cittadini di Messina in Italia pregarono i Gesuiti locali di estendere il loro insegnamento al di là dei Gesuiti tirocinanti al fine di includere gli altri figli della città. Ignazio inviò astutamente alcuni dei suoi uomini più brillanti come corpo insegnante di una nuova scuola. L'impresa non guardò mai indietro; le scuole dei Gesuiti si moltiplicarono. Erano scuole libere, promosse sia da ricchi mecenati che dalle municipalità, fornendo così un ambiente unico in cui i figli degli idraulici si sedevano affianco ai discendenti dei duchi. Nell'arco di cinquant'anni essi avevano sistematizzato il programma all'interno della Ratio Studiorum. Sempre per ragioni pragmatiche questo fu adattato alle circostanze del tempo e del luogo, ma non prima di aver vinto una preziosa benedizione da Francis Bacon in The Advancement of Learning:"Per l'educazione consultate le scuole dei Gesuiti. Nulla finora supera queste nella pratica." Esse possono essere drasticamente differenti dal collegio di Messina, in particolare nella percentuale di Gesuiti nel personale, ma il loro ethos è ancora profondamente influente nella vita pubblica europea.

Irish Jesuit News: Volume 1, Numero 5

L'articolo intero è nella rubrica 'Jesuitica' qui

Due istituzioni sono centrali per la comprensione dell'istruzione dei Gesuiti: la prima è la ‘cura personalis’ (la cura per la persona), la seconda è che
Dio, il Creatore, che conosce tutto il conoscibile e ama tutto l'amabile, si trova in tutte le cose e così ogni ricerca della verità e dell'amore è un'esperienza di Dio.
Per Ignazio di Loyola il rapporto tra l'insegnante e lo studente è simile al rapporto tra il direttore del ritiro e colui che intraprende il ritiro durante gli Esercizi Spirituali.
(Gli Esercizi Spirituali sono un ritiro di trenta giorni in silenzio, intrapreso da ogni Gesuita due volte durante la sua formazione. Consiste in una serie di meditazioni e contemplazioni e costituisce il fondamento della spiritualità Gesuita.
[...]"
Nel blog di Federico Rampini di Repubblica leggiamo:

Monti a Chicago… tra i gesuiti

Il nostro premier è orgoglioso dell’impronta dei gesuiti nella formazione dei leader europei, se stesso incluso.
Ieri a tarda sera Monti ha partecipato a un ricevimento dato in suo onore dalla potente comunità italo-americana di Chicago. La sede: la Loyola University di Chicago, che ovviamente è dei gesuiti come altre importanti università in molte città americane. Essendo stato già presentato da chi faceva gli onori di casa come uno “studente dei gesuiti”, Monti ha rincarato la dose: “Io ho studiato dai gesuiti non all’università ma al liceo, che spesso è ancora più importante nella formazione di un individuo. E quando partecipo ai vertici europei ho scoperto che siamo in quattro ad avere ricevuto una formazione dai gesuiti: il premier spagnolo Rajoy, il presidente del Consiglio europeo che è il belga Van Rompuy, e il presidente della Bce Mario Draghi”.
Anche qui, tutto è alla luce del sole, solo che la gente è stata istruita a guardare da tutt'altra parte e a non ragionare. Ma continuiamo: adesso è la volta della Cappella della Risurrezione, che è:

"Una Chiesa Cattolica con orientamento ecumenico [vedi l'ecumenismo New Age guidato dal Vaticano, ndt] nel cuore del quartiere europeo di Bruxelles. La responsabilità pastorale è detenuta dalla Compagnia di Gesù. La Cappella è aperta a tutti coloro che lavorano, vivono e sono semplicemente di passaggio nel 'quartiere europeo' di Bruxelles, caratterizzato dalla presenza delle principali istituzioni dell'Unione Europea. Nata come iniziativa Cattolica, la Cappella offre ospitalità in uno spirito ecumenico, con una visione che sfida le divisioni. Essa simboleggia quindi l'unità potenziale tra differenti popoli e mentalità [vedi il motto "Tutto è Uno" del Gesuita New Age de Chardin, ndt], di modo da illustrare una creativa riconciliazione radicata nella risurrezione di Cristo. Come luogo di comunione, di preghiera e silenzio, la Cappella è anche una sala di scambio, di dialogo e condivisione per tutti coloro che operano nel campo dell'integrazione europea. La cappella è animata da varie squadre collaborative. Con la sua posizione, la sua vocazione ecumenica e questo spirito di condivisione, la Cappella della Risurrezione è un segno modesto della presenza di Cristo incarnato nella nostra storia. Si tratta di una "casa per tutti" coloro che cercano e rappresentano una comunità: si tratta di una Cappella per l'Europa."
Questa Cappella rappresenta il sostegno Gesuitico alle tiranniche istituzioni europee ed è il veicolo per la propaganda della Nuova Religione Mondiale ecumenica sotto il controllo dei Gesuiti. In questo luogo nefasto non poteva che arrivare il pupazzo dei Gesuiti devoto cattolico Herman Van Rompuy. Sempre dal sito della Cappella leggiamo un articolo dal titolo Herman Van Rompuy : “The EU is founded on values and not on national interests (Herman Van Rompuy: L'UE si fonda sui valori e non sugli interessi nazionali):
Van Rompuy fa il suo discorso alla Cappella della Risurrezione dei Gesuiti

"In un discorso chiave sul "Portare la speranza e la solidarietà per l'integrazione Europea" rilasciato ieri sera presso la Cappella per l'Europa, Herman Van Rompuy ha esposto la sua visione di un'Europa Unita sulla base dei valori e della convinzione Cristiana che la cura per gli altri significa ritrovare se stessi. Nella crisi attuale i popoli d'Europa dovrebbero andare oltre l'interesse per il proprio stato, perché essi non dovrebbero preoccuparsi solo di se stessi ma anche degli altri."
Tradotto significa che, nel momento della crisi artificiale creata a tavolino dalle vaticane istituzioni economiche e dagli oscuri governanti cattolici europei istruiti dai gesuiti, noi dovremmo smettere di occuparci unicamente dei nostri diritti e volgere il nostro sguardo anche all'interesse altrui, cioè a quello dei Gesuiti e al loro frutto: la plutocratica Unione Europea che sta distruggendo la vita di milioni di persone. Ricordate che Van Rompuy tempo fa disse:"Il 2009 è anche il primo anno di governo globale, con la creazione del G20 nel bel mezzo della crisi finanziaria globale. La Conferenza sul Clima di Copenaghen sarà un altro passo avanti verso il governo globale del nostro pianeta". L'articolo prosegue:
"Van Rompuy, che si occupa di preparare e presiedere il Consiglio europeo che riunisce su base regolare tutti i capi di stato e di governo dell'Unione Europea, si rivolgeva ai 200 invitati che lavorano dentro e intorno alle istituzioni europee. Nel suo discorso ha incoraggiato il pubblico "a intraprendere un viaggio alla ricerca di questo 'qualcosa in più' che è dentro di noi e che aspetta solo di essere svelato. Dobbiamo cercare uno scopo nella vita in generale e nelle nostre vite in particolare. Tale scopo non sarà mai trovato nell'Ego. Esso risiede negli altri e/o nelle nostre relazioni con gli altri. Per intraprendere questa ricerca, ognuno a modo suo, noi possiamo portare alla Comunità dell'Europa questa dimensione aggiunta che finirà per trasformarla in un'Unione nel vero senso della parola".
Quale sarà mai questa dimensione aggiuntiva? Continuiamo a leggere:
"Al Presidente Van Rompuy hanno fatto eco Sua Eminenza il Metropolita Emmanuele di Francia, direttore dell'ufficio di collegamento della Chiesa ortodossa presso l'Unione Europea, il Reverendissimo Noel Treanor, vescovo di Down e Connor (Irlanda), il Retto Reverendo Nick Baines, vescovo di Bradfort (Inghilterra), la signora Katrin Hatzinger, capo dell'ufficio di Bruxelles della Chiesa Protestante in Germania e il Signor Katrin Hatzinger, presidente del Comitato Economico e Sociale Europeo. I partecipanti alla tavola rotonda hanno convenuto che l'Europa ha bisogno di una rinnovata convinzione e di una solidarietà costante per garantire la pace e la prosperità dei suoi cittadini. Mentre l'Europa entra in una nuova fase di integrazione caratterizzata da instabilità economica, dalla perdita di speranza e da punti interrogativi sulla solidarietà europea, le Chiese dovrebbero fare di più per comunicare l'impatto positivo dell'Unione Europea e spiegare che l'integrazione europea è molto ispirata da Valori Cristiani".

E finalmente abbiamo scoperto questa dimensione aggiuntiva, cioè che "l'integrazione europea è molto ispirata da Valori Cristiani", altrimenti detto valori Gesuiti Cattolico Romani, valori che il nostro devoto Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy porta avanti a testa alta. Ricordiamo che, in ultima analisi, l'architetto primario di questa Unione è stato il Vaticano-Gesuita Gruppo Bilderberg.
Da Zenit.org:

"Il Presidente del Consiglio Europeo Visita il Papa
Discusse le minacce alla libertà religiosa.

CITTÀ DEL VATICANO, 14 novembre 2011 (Zenit.org). - Il Presidente del Consiglio Europeo ha visitato Benedetto XVI oggi in Vaticano.
Secondo una breve dichiarazione rilasciata alla sala stampa vaticana, il Papa ed Herman Van Rompuy hanno parlato dei contributi che la Chiesa vuole dare per l'Unione Europea.
"Nel corso della riunione, l'attenzione è stata rivolta alla promozione dei diritti umani e, in particolare, alla libertà religiosa", ha aggiunto il comunicato. Van Rompuy si è incontrato con il Segretario di Stato del Santo Padre, il Cardinale Tarcisio Bertone, e con il Segretario per le Relazioni con gli Stati, l'arcivescovo Dominique Mamberti."
Ed ecco il contributo, tratto da questo articolo, che il Cardinale Joseph Ratzinger (ora Papa Benedetto XVI) vuole dare all'Unione Europea:
"Nel processo di sostituzione dei confini, la continuità concettuale con il precedente continente mediterraneo...era assicurata da una interpretazione teologica della storia: in collegamento con il Libro di Daniele, l'Impero Romano - rinnovato e trasformato dalla fede cristiana - è stato considerato il Regno definitivo e permanente nella storia del mondo in generale, e quindi l'associazione di popoli e stati che stava prendendo forma è stata definita come il permanente Sacrum Imperium Romanum [Sacro Romano Impero]. (Raztinger J. Europe today and tomorrow: addressing the fundamental issues. Translated by Michael Miller. Ignatius Press, 2007, p. 13)
Possiamo considerare il sorgere dell'Impero carolingio da una parte, e dall'altra la continuazione dell'Impero Romano a Bisanzio con la sua missione verso il popolo slavo, come la nascita vera e propria del continente europeo...(ibid, pag. 17)
La cultura Europea Greco-Cristiana di Bisanzio...una delle due ali dell'Europa (ibid, pag. 18)
Europa Latina [cioè Occidentale]...(ibid, pag. 19)
Le due metà della vecchia Europa, prima dell'era moderna, avevano conosciuto essenzialmente un solo avversario che dovette affrontare in una battaglia per la vita o la morte, vale a dire, il mondo islamico. (ibid, pag. 22)
I credenti Cristiani dovrebbero...contribuire al recupero Europeo del meglio della sua eredità e quindi essere al servizio di tutta l'umanità
. (ibid, pag. 34)
 
Amen.