mercoledì 24 giugno 2015

Il Cavaliere Papale Rupert Murdoch e la News Corporation al servizio delle crociate Vaticane


Ruper Murdoch risulta attualmente essere al 77° posto nella lista di Forbes degli uomini più ricchi del globo. Il suo patrimonio risulta essere di 13,6 miliardi di dollari. È stato il fondatore e proprietario di un vasto conglomerato economico specializzato nel settore dei mezzi di comunicazione di massa, tra i maggiori del campo a livello mondiale: la News Corporation.
Nel 2013 la News Corporation è stata suddivisa in due branche, la 21st Century Fox e la News Corp; prima della sua suddivisione, la News Corporation era il terzo gruppo mediatico al mondo in termini di ricavi.

"Nel 1967 Murdoch sposò Anna Maria Torv (Tõrv), un'allieva giornalista scozzese che lavorava per il suo giornale di Sidney The Daily Telegraph.[5]
Negli anni successivi al suo matrimonio con la Torv, una cattolica romana, Murdoch fu designato Cavaliere Commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno, un'onorificenza concessa dal Papa Giovanni Paolo II.[128]"
fonte: https://en.wikipedia.org/wiki/Rupert_Murdoch
"Richiestogli se ci fosse qualche verità riguardo a recenti comunicati che descrivevano la sua ritrovata devozione, Murdoch ha replicato:"No. Dicono che sono un cristiano rinato e un convertito al cattolicesimo e così via. Vado in chiesa qualche volta, ma non ogni Domenica e tendo ad andare in una chiesa cattolica, perché mia moglie è cattolica. Non sono formalmente convertito, e sono sempre di più disincantato con la Chiesa d'Inghilterra e gli Episcopali, come si chiamano qui. Quindi no, non sono intensamente religioso come a volte vengo descritto."
Nicholas Coleridge, Paper Tigers (1993), p. 487.
Naturalmente, caro Murdoch, ci sono diversi modi per essere "religiosi", e non sempre la cosa più utile è l'andare in Chiesa tutte le settimane; talvolta serve anche edificare un impero mediatico e metterlo al servizio del nuovo ordine mondiale vaticano gesuitico. Nessuno si ricorda il supporto che Murdoch diede alle crociate antiterroristiche per la "giustizia infinita" tanto care a George W. Bush? Bush, prima di essere costretto a scusarsi, disse, all'indomani dell'attentato dell'11 settembre 2001: «Questa crociata, questa guerra al terrorismo durerà molto».
Ed ecco quale fu il supporto "religioso" che Murdoch diede alle crociate contro il terrorismo del Bonesman gesuitico Bush e del guerriero papale George Tenet a capo della Cia; in un articolo dal titolo Non mitizziamo i corrispondenti di guerra, scritto da Stephan Russ-Mohl e Andrea Hoehne, apparso sul Corriere del Ticino il 21/5/2004, leggiamo:
"Le due più importanti riviste specializzate per giornalisti degli Stati Uniti, l’American Journalism Review e la Columbia Journalism Review, sono giunte in retrospettiva allo stesso giudizio distruttivo: i media americani, in particolare le reti televisive, avrebbero trattato il governo Bush con i guanti di velluto sul tema dell’Iraq. Dopo l’ 11 settembre gli Stati Uniti sono stati travolti da un’ondata di patriottismo. Già ai preludi della guerra questo clima ha intimidito le voci critiche, fino a farle tacere. Questo perché nessun media poteva permettersi di andare contro il proprio pubblico e dunque mettere a repentaglio i conti della società. Un comportamento estremamente favorevole al governo è stato sostenuto dai media di Rupert Murdoch. Oltre alla propria rete informativa Fox, in tutto il mondo 175 testate appartenenti al suo impero si sono espresse in favore di Bush e Blair. Questo è ciò che ha scoperto il Guardian.
[...]
Perché i giornalisti dell’impero di Murdoch hanno sostenuto anche in paesi dove la maggior parte della popolazione era contraria alla guerra – come Australia, Nuova Zelanda e Inghilterra – che Bush e Blair erano sulla strada giusta, andando contro la maggioranza del pubblico? In questo caso la risposta economica è che i giornalisti si sono adeguati alle direttive del proprietario dei media, che non ha tralasciato nessuna possibilità per esprimersi pubblicamente a favore della guerra. Quindi i suoi giornalisti hanno dato più peso al potere di sanzione di Murdoch, che non ai «costi personali» derivati dal mettersi contro il pubblico. È comunque sorprendente come Murdoch sia riuscito a sincronizzare il suo impero senza lasciare traccia, tramite direttive di censura non troppo esplicite. La spiegazione più plausibile è che in tempi di guerra l’autocensura dei giornalisti funzioni particolarmente bene, in ultima analisi per paura di perdere il posto di lavoro."
In un articolo dal titolo Giornalisti come cani da salotto del presidente Bush?, scritto da Neue Zürcher Zeitung il 21/11/2003, leggiamo
Nell’American Journalism Review  («Are The News Media Soft on Bush?», Oct./Nov.2003) si analizza come gli interi Stati Uniti, dopo l’attacco dell’11 settembre, furono presi da un’ondata di patriottismo. Il governo cavalcò questa onda e approfittò delle debolezze dell’opposizione. Fecero da deterrente anche le intimidatorie trasmissioni di destra delle radio e televisioni via cavo che, da anni, si schieravano contro i media della sinistra liberale. «Il giornalismo americano è stato letteralmente foxificato», in questo modo il capo ufficio della CNN a Washington di allora, Frank Sesno, descrisse la crescente influenza del canale notiziario Fox di Rupert Murdoch.
Un supporto religioso molto migliore, e molto più efficace che l'andare in chiesa tutte le settimane.
Ma vediamo cos'è l'Ordine di San Gregorio Magno:
"Esso venne fondato da papa Gregorio XVI il 1º settembre 1831, dopo appena sette mesi dalla sua elezione, mediante il breve Quod summis. L'Ordine di San Gregorio Magno è ancora oggi uno dei cinque ordini pontifici della Chiesa cattolica, precede l'Ordine di San Silvestro. Secondo il cerimoniale diplomatico è un ordine di prima classe. L'ordine è riservato a uomini e donne di religione cattolica (rarissimi sono i casi di conferimento a non cattolici) in riconoscimento per il loro servizio alla Chiesa, per impieghi straordinari, in supporto alla Santa Sede e per il loro buon esempio presso le comunità e nel paese. È riservato a cattolici di distinta condizione, anche se non sono richiesti requisiti nobiliari. È concesso anche a militari solo a partire dal grado di maggiore. Gode del privilegio del saluto militare da parte delle guardie svizzere e della precedenza sull'Ordine di San Silvestro, sull'Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme e sull'Ordine di Malta. I cavalieri di gran croce godono del trattamento di "Eccellenza".
Il motto dell'Ordine è Pro Deo et Principe (Per Dio e per il sovrano).
I membri dell'Ordine non avevano particolari privilegi, ma è curioso notare che a loro venne riconosciuto il diritto di cavalcare sin dentro la basilica di San Pietro a Roma, un privilegio ad ogni modo usato di rado e presto annullato. Tuttora godono di precedenze durante le cerimonie."
La descrizione ci dice che rarissimi sono i casi di conferimento a non cattolici, e Murdoch dovrebbe essere uno di questi, in apparenza, ma non nella sostanza. Anche perché Rupert Murdoch è un membro accertato del CFR controllato dai gesuiti.

Da un articolo intitolato Pope Honors Rupert Murdoch, Roy Disney, Bob Hope, apparso sul Los Angeles Times il 3 gennaio 1998, leggiamo:



"Giovanni Paolo II ha assegnato il cavalierato papale al comico Bob Hope, al magnate delle notizie Rupert Murdoch e al funzionario dell'intrattenimento Roy Disney, tutti e tre non cattolici, insieme a 64 prominenti cattolici dell'area di Los Angeles.
[...]
Il Papa conferisce i suoi titoli a persone di "carattere incontaminato", incluso non cattolici, che hanno promosso "gli interessi della società, della Chiesa [Cattolica] e della Santa Sede [Vaticano]." ha detto Padre Gregory Corio, portavoce dell'Arcidiocesi Cattolica di Los Angeles.
Hope, Murdoch and Disney hanno tutti mogli cattoliche, che sono state nominate Dame di San Gregorio, l'equivalente femminile di cavaliere.
Tutti hanno contribuito grandemente alle istituzioni ecclesiastiche, anche se i dati non sono stati resi pubblici.
Bob e Dolores Hope, per esempio, hanno fatto donazioni alla Basilica del Santuario Nazionale dell'Immacolata Concezione a Washington, ha detto Coiro.
Roy Disney, che è a capo della divisione di animazione di Walt Disney Co., e sua moglie Patricia, sono sostenitori dei piani della chiesa per una nuova Cattedrale a Los Angeles. Murdoch, che ha accettato di acquistare i Los Angeles Dodgers, e sua moglie Anna, hanno supportato la Fondazione Educativa Arcidiocesana e altre cause Cattoliche, secondo Corio."
Adesso, uno degli altri doni che il "carattere incontaminato" Murdoch ha fatto alla Chiesa Cattolica è stato quello di posizionare proprio un cattolico, Robert Thomson, nella posizione di Amministratore Delegato della sua News Corp, al fine di supportare le ulteriori crociate vaticano gesuitiche per il nuovo ordine mondiale.



Thomson ha studiato al Christian Brothers College, St Kilda, un college Cattolico Romano australiano fondato nel 1878. Il college è un membro dell'Associated Catholic Colleges (ACC). Qui potete anche leggere un articolo del 2011, in cui Robert James Thomson Dellor, che allora ricopriva la carica di direttore editoriale del Wall Street Journal, era venuto in Italia in occasione dell'inaugurazione del Palazzo San Francesco; in questo articolo scopriamo anche che Robert James Thomson Dellor prende il suo nome dagli antenati italiani Dell’Oro, uno dei quali, Arturo, fu un eroe di guerra.